LA TUA GUIDA AL MONDO DEGLI EFFETTI CINEMATOGRAFICI E TELEVISIVI
Ogni articolo viene revisionato nel tempo per fare in modo che tutte le informazioni presenti siano quanto più possibile veritiere e aggiornate. La revisione può comprendere la correzione di errori a vario titolo, l’aggiornamento di alcune parti dello stesso articolo o l’aggiunta di informazioni nuove. Tutte le revisioni vengono notiziate nella sezione news della prima pagina del sito
REVISIONE ARTICOLO 1.0
CARLO
RAMBALDI
di The Dreaming Man (Redazione)
IL DRAGO DI RAMBALDI
Per stessa ammissione dell’artista, la sua attitudine alla meccanica fu sviluppata quando il padre, meccanico di biciclette, lo portava a pulire nel laboratorio i bicicli dei contadini, mezzi che erano sempre pieni di fango. È in quel momento che il piccolo Carlo ebbe l’opportunità di scoprire il funzionamento della bici e di avvicinarsi in questo modo alla meccanica che gli sarebbe poi stata utile per la creazione dei suoi automi.
Tra il 1959 e il 1970, lavora in moltissimi film realizzando effetti diversi: nel film David e Golia (di Richard Pottier e Ferdinando Baldi, Italia 1959) realizza la figura di Golia, un enorme manichino dalle fattezze gigantesche ma reali; ne La vendetta di Ercole (di Marcello Baldi, Duccio Tessari, Mario Ferrari , Italia 1960) realizza tre mostri: un centauro, un pipistrello gigante e un cerbero a tre teste con la creazione anche di alcuni serpenti meccanici.
Nel 1961 lavora nella pellicola Barabba (di Richard Fleischer, Italia) dove realizza alcuni manichini utilizzati come controfigure per una lapidazione, per la simulazione della caduta di 4 personaggi in mezzo ai leoni e per il trascinamento del personaggio del gladiatore all’interno dell’Arena di Verona; nello stesso anno realizza 3 storioni meccanici della lunghezza di 3 metri per il film Scano Boa (di Renato dall’Ara, Italia).
UNO DEGLI STORIONI MECCANICI
La leggenda di Enea del 1962 (Giorgio Rivalta, Italia) vede la realizzazione da parte del maestro di un mostro anfibio molto grande (circa 14 metri in lunghezza, largo 3) e completamente motorizzato e servito da gruppi elettrogeni a distanza in grado di animare occhi, corpo, zampe e addome. Forse una delle realizzazioni più complesse di questi anni.
LA CREATIRA CREATA PER IL FILM DI RIVALTA
La leggenda di Enea del 1962 (Giorgio Rivalta, Italia) vede la realizzazione da parte del Maestro di un mostro anfibio molto grande (circa 14 metri in lunghezza, largo 3) e completamente motorizzato e servito da gruppi elettrogeni a distanza in grado di animare occhi, corpo, zampe e addome. Forse una delle realizzazioni più complesse di questi anni.
Ancora nel 1962 la pellicola Marte, Dio della guerra (di Marcello Baldi, Italia) vede la realizzazione di un gigantesco fiore carnivoro da 8 metri di diametro; in Perseo l’invincibile (Alberto De Martino, Italia/Spagna ) è presente un’altra sua creatura: una medusa molto grande con tentacoli mobili; si prosegue ancora con altri film e con altrettanti lavori da parte di Carlo Rambaldi: un pescecane meccanico per Ti-kojo e il suo pescecane (Folco Quilici, Italia), una mongolfiera settecentesca per Venere imperiale (Jean Delannoy, Italia/Francia); una vipera meccanica, oltre a vari ornamenti, vengono invece realizzati per il film Cleopatra (Joseph L. Mankiewicz Usa/Italia 1963). Altri film storici e di fantasia vedono la partecipazione di Rambaldi per la realizzazione di altre creature, strutture meccaniche a sostegno di personaggi o accessori di fantasia. In Barbarella (Roger Vadim, Italia 1968) le ali meccaniche dell’Angelo sono ad esempio una sua realizzazione mentre costruisce il gigante Polifemo e il suo braccio in Le avventure di Ulisse (Franco Rossi, Italia 1969).
Nel 1971, la bravura di Rambaldi è “ufficializzata” da una situazione poco piacevole che si risolve fortunatamente con un nulla di fatto. Realizza infatti gli effetti del film Una lucertola con la pelle di donna di Lucio Fulci dove, tra gli altri, crea anche 4 cani che in una sequenza della pellicola si vedono appesi e vivisezionati all’interno di un laboratorio. L’immagine fu talmente forte e, all’apparenza, veritiera che il regista fu accusato di maltrattamento agli animali per via della presenza di quei cani. Rambaldi dovette così dimostrare, in un’aula di tribunale, che si trattava di creature finte e realizzate per il film…
A SINISTRA L’ANGELO CON LE ALI /// A DESTRA GLI ANIMALI VIVISEZIONATI
Ancora nel 1971, realizza il Pinocchio dell’omonima mini serie televisiva per il regista Luigi Comencini con la partecipazione del grande Nino Manfredi nella parte di Geppetto. Il pupazzo è animato grazie a delle meccaniche interne che lo rendono credibile nei movimenti da burattino di legno decretando così il suo successo televisivo.
Dopo altri lavori che vengono realizzati tra il 1970 e il 1975, arriva la consacrazione internazionale realizzando gli effetti per King Kong (di John Guillermin, Usa 1976). Per la pellicola crea un gigantesco scimmione (altezza 12,50 metri) e due braccia gigantesche (circa 6 metri) che serviranno nei primi piani con la protagonista interpretata da Jessica Lange. Rambaldi crea anche il costume di Kong a grandezza uomo (indossato da Rick Baker) con 4 teste pilotate a distanza per i vari movimenti del volto. Un lavoro immenso e tecnologicamente avanzato che lo fa conoscere negli ambienti cinematografici mondiali.
Il King Kong di Rambaldi è differente da quello realizzato negli anni precedenti. La scimmia gigantesca è adesso più reale nelle sue proporzioni. Rambaldi studiò i veri primati e l’effetto sul grande schermo è assolutamente dirompente. Grazie a questo lavoro vince nel 1977 la sua prima statuetta per gli effetti speciali. Nello stesso anno realizza il grande bisonte bianco del film Sfida a White Buffalo (di Jack Lee Thompson, Usa 1977) con Charles Bronson. Un sistema meccanico imponente permette alla sua realizzazione di simulare la galoppata di un gigantesco animale e relativa corsa sulla neve.
NELLA FOTO GRANDE IL KING KONG DI RAMBALDI /// IN ALTO IL BISONTE MENTRE IN BASSO LA PROGETTAZIONE DI PINOCCHIO
Il 1977 è anche l’anno di Incontri ravvicinati del terzo tipo (di Steven Spielberg, Usa). Il Maestro realizza “Puck”, l’alieno che si vede nelle fasi finali della pellicola. Si tratta di una creatura motorizzata in grado di muovere la testa, gli occhi, un braccio e la mano per seguire delle azioni ben precisie.
Il film entra nell’olimpo delle pellicole con gli incassi più alti e con lui il nostro Rambaldi.
PUCK DI INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO
Nel 1979, altro film, altra creatura e altro Oscar (il secondo)! Alien di Ridley Scott presenta uno degli alieni più spietati della narrazione cinematografica. Rambaldi si occupa di creare la testa dello Xenomorfo da cui esce un’estensione quadrangolare con altri denti che la creatura utilizza per colpire le sue vittime. La testa e l’estensione sono meccanizzati. Dopo i film La mano (di Oliver Stone, Usa 1980) e Possession (di Andrzej Zulawski, Francia /Fermano 1981) in cui Rambaldi realizza rispettivamente delle mani automatizzate e diverse tipologie di entità irreali è la volta del film che può essere considerato, a ragione, la summa dell’arte del Maestro: E.T. L’Extra-terrestre di Steven Spielberg. Considerato una favola moderna e posizionato al ventunesimo posto tra i cento migliori film della storia del cinema, l’ideazione e la costruzione della creatura dell’alieno, abbandonato sul nostro pianeta dalla sua astronave, è ancora opera del nostro Maestro.
Si tratta di un lavoro complesso che testimonia la bravura e il livello di eccellenza raggiunto dall’artista. Steven lo contattò dopo che in America avevano speso più di 800.000 dollari per creare una creatura che non funzionava affatto. Il regista era disperato perché questo avrebbe portato un ritardo enorme sulla tabella di marcia (si parlava di circa 8 mesi) così chiese a Rambaldi, con il quale aveva già lavorato per Incontri ravvicinati del terzo tipo, se potesse aiutarlo realizzando, in soli 5 mesi, una creatura idonea alla storia del film.
Rambaldi accettò la sfida e ideò l’alieno incrociando le sembianze di Einstein e del suo gatto himalayano. La creatura fu realizzata – dopo l’approvazione del regista e del direttore della fotografia che stabilì come il colore marrone fosse più indicato per il tipo di luci utilizzate sul set – in 3 esemplari: uno a grandezza naturale da 1,2 metri con il collo estensibile, un altro elettronico controllato da 12 tecnici per i primi piani e che poteva generare decine di espressioni sul volto e, infine, un costume (tra cui anche un braccio con mano) che veniva indossato da attori nani.
La struttura degli E.T. era composta da alluminio e ferro mentre la parte esterna era ricoperta da plastica, fibra di vetro e gomma. I vari modelli di E.T. avevano diversi punti di movimento. Quello più complesso ne aveva ben 85! La pellicola vinse l’Oscar come migliori effetti speciali nel 1983 e Carlo Rambaldi divenne una celebrità internazionale.
GLI SCHIZZI PREPARATORI SU ET
L’artista è all’apice della sua carriera e realizza negli anni successivi le creature di Dune (di David Lynch, Usa 1984) tra cui i vermi e il “Navigatore” (un alieno lungo 8 metri); quella del lupo mannaro di Unico indizio la luna piena (di Daniel Attias, Usa 1985) tra cui costume e testa meccanizzata e King Kong 2 (di John Guillermin, Usa 1986) dove costruisce King Kong e Lady Kong in grandezza naturale (circa 15 metri) con braccia giganti articolate e teste a grandezza d’uomo anch’esse meccanizzate.
IL BRACCIO GIGANTE PER KING KONG 2
La carriera di Carlo Rambaldi termina con le lavorazioni di altre due pellicole: I demoni della mente (di Armand Mastroianni) e Rage, furia primitiva (Vittorio Rambaldi, Usa/Italia 1988).
Il Maestro muore a Lamezia Terme il 10 agosto del 2012 lasciando un vuoto enorme sia nel cuore degli appassionati che in tutti quelli che lo hanno conosciuto e hanno lavorato con lui. Artista indimenticabile! In sua memoria è stata creata la Fondazione Rambaldi con l’intento di promuovere, conservare e restaurare i reperti e le opere di Carlo Rambaldi.
E voi cosa ne pensate? LASCIATE UN COMMENTO SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK!
Invece hai trovato un errore? O vuoi suggerirci una modifica? Contattaci!
Oppure visita la nostra pagina “ti supporto”
per aiutarci e scoprire tante belle cose :)